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E’ fuori dubbio che, negli ultimi anni, ma già a partire dalla fine del Novecento, si registra una stupefacente effervescenza di “dantismo creativo”.

Nell’ambito di questa fortuna inarrestabile, che coinvolge anche la produzione teatrale e gli spettacoli musicali, non vanno trascurate alcune interessanti rivisitazioni fumettistiche del poema dantesco.

E’ proprio a questa inedita tipologia di riscritture che si intende rivolgere l’attenzione in questo volume, nel tentativo di individuare ed esaminare i vari modi con cui la Divina Commedia è stata trasposta nel linguaggio dei comics: la potenziale adattabilità del poema al linguaggio del fumetto ha avuto, del resto, uno sponsor d’eccezione in Cesare Zavattini, che nel 1959, in uno scambio epistolare con Arrigo Polillo, dirigente della Mondadori, sosteneva che la «Divina Commedia ha tutte le qualità per essere fatta a fumetti, divulgata in fumetti, comunicando certi suoi valori storici e morali, tipici per noi italiani, senza bisogno di esprimere capillarmente la poesia».